Filatelia

La morte di Dwight D. Eisenhower

Oggi è il 49° anniversario della morte di Dwight D. Eisenhower.

Militare e politico statunitense, nato a Denison, Texas, il 14 ottobre 1890 e morto a Washington il 28 marzo 1969, fu presidente degli USA dal 1953 al 1961. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale assunse, fino all’aprile 1942, la direzione della sezione dei piani di guerra del ministero. Comandante in capo delle truppe alleate nel Mediterraneo organizzò e coordinò le operazioni in Africa (1942) e in Italia (1943). Assunto il comando di tutte le forze alleate del teatro europeo, organizzò e diresse lo sbarco di Normandia (1944), la più grande operazione militare della storia, dimostrando eccezionali capacità nel saper unire sui comuni obiettivi forze diverse per nazionalità ed esperienza. Successore di G.C. Marshall come capo di stato maggiore Usa fu quindi comandante in capo della Nato fino al dicembre 1950. Candidato alla presidenza, nel 1952 batté il democratico Adlai E. Stevenson, riportando i repubblicani al governo dopo vent’anni. La sua amministrazione accelerò la ripresa del conservatorismo politico iniziata da Truman e consolidò gli assetti economici e sociali legati all’espansione planetaria Usa. In particolare durante il secondo mandato si acuirono le tensioni sulla scena internazionale connesse al movimento di emancipazione dal colonialismo ma ricondotte dall’amministrazione repubblicana alla dialettica della “guerra fredda”. Dopo gli accordi di Ginevra sull’Indocina (1954), le cui conclusioni gli americani non condividevano, inviò aiuti e istruttori militari in Laos, mentre i nazionalisti cinesi di Chiang Kai-shek occupavano le isole di Quemoy e Matsu col suo avallo. Ostile al “non allineamento”, per contenere la “minaccia” comunista sostenne la costituzione della Seato (1954). Scoppiata la crisi di Suez (1956), gli Stati Uniti non sostennero l’intervento militare britannico e francese, di cui volevano liquidare la residua potenza coloniale. La “dottrina Eisenhower” prevedeva un’estensione degli aiuti economici e militari alle nazioni del medio Oriente e l’intervento armato in caso di aggressione da parte di un paese comunista. Gli ultimi anni della presidenza furono caratterizzati anche dalla ridefinizione del confronto con l’Urss: alle preoccupazioni sorte tra gli americani dopo il lancio del primo satellite sovietico, Eisenhower rispose con la costituzione della Nasa e nel 1959 ricevette a Camp David N. Chruscëv, primo incontro tra un presidente Usa e un segretario del Pcus dal 1945.

Per rendere omaggio al grande presidente americano abbiamo selezionato i sei francobolli che le poste USA gli dedicarono nel corso degli anni. Di ognuno di essi abbiamo pubblicato l’immagine e una breve descrizione sopra.

All’età di cinquantatré anni Eisenhower aveva trascorso quasi tutta la sua carriera militare svolgendo compiti di Stato maggiore e non assumendo mai il comando di unità superiori al battaglione. Egli era essenzialmente un amministratore e un politico abilissimo il cui ruolo principale sarebbe stato quello di tenere insieme una coalizione che comprendeva, oltre a britannici e americani, anche forze canadesi, polacche, francesi, olandesi, belghe e norvegesi.
Eisenhower doveva anche bilanciare le richieste contrastanti dei rami di servizio all’interno delle forze britanniche e statunitensi, nonché mediare tra le personalità forti e le opinioni divergenti che accompagnavano inevitabilmente il comando di un’impresa così vasta.

Alberto PUPPO
Founder of: SCRIPOMUSEUM.COM Historical digital Museum for collector of stock and bond, MUSEUM ON THE HISTORY OF FINANCE"SCRIPOMUSEUM.COM".
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